EMERGENZA CINGHIALI, DI GIUSEPPANTONIO (ANCI) IN AUDIZIONE DAVANTI ALLE COMMISSIONI SANITÀ E AGRICOLTURA DEL SENATO PER CHIEDERE INTERVENTI IMMEDIATI SULLA GESTIONE DELLA FAUNA SELVATICA

Il sindaco di Fossacesia, nella sua veste di vice presidente del Consiglio Nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia e quale coordinatore  del Gruppo di Lavoro che si occupa della riforma della legge di vigilanza della fauna selvatica ed in particolare dell’emergenza cinghiali, insieme al sindaco di Piovà Massaia Antonello Murgia, ha preso parte all’audizione davanti alle Commissioni Sanità e Agricoltura del Senato per chiedere interventi immediati sulla gestione della fauna selvatica per evitare un’ulteriore diffusione della peste suina.
Il rischio concreto è che la diffusione della peste suina oltrepassi i confini delle zone rosse, che al momento si limitano alla Liguria e al Piemonte – afferma Di Giuseppantonio -. E’ stato comunque positivo che sia tornata alta l’attenzione sulla fauna selvatica e si entri nel merito del suo controllo e gestione, che vorrebbe dire contingentare il numero di animali selvatici presenti sui territori in base a criteri scientifici. I danni economici che l’agricoltura sta pagando a causa del proliferare dei cinghiali sono molto alti. Non solo: a questi vanno ad aggiungersi i tanti incidenti stradali provocati dagli ungulati e la loro presenza sempre più frequente nei centri urbani. Se la peste suina dovesse propagarsi è chiaro che avremmo un rischio di contagio”.
L’Anci, ha chiesto alle commissioni del Senato che in sede di conversione del decreto legge n. 9/22 sia inserita una modifica all’articolo 19 della legge 157 del ’92 condivisa tecnicamente con l’Ispra e diverse regioni per assicurare gli interventi di contenimento della diffusione del cinghiale in ambito urbano dove si concentrano gli animali in sovrannumero con conseguente grave rischio di contagio.
Ricordando che la legge 157 è rivolta solamente all’ambito agro silvo pastorale, l’Anci ha auspicato che, mantenendo la competenza della pianificazione in capo alle Regioni e il coordinamento Ispra perché si proceda a modificare le norme poiché la presenza di cinghiali in ambito urbano determina ormai da diverso tempo anche problemi gravi di sicurezza e incolumità, per le attività economiche, allevamenti e aziende di produzione. Una seconda modifica richiesta riguarda il supporto operativo al personale di Regioni e Province per le operazioni di gestione delle attività di controllo. In questo caso occorre ampliare la platea dei soggetti autorizzati a svolgere il ruolo di coadiutori con personale qualificato da corsi riconosciuti dall’Ispra.

Da qui l’appello dell’Anci ai senatori-conclude il sindaco Di Giuseppantonio- affinché sostengano e facciano propria la proposta Anci in sede di conversione del decreto, al fine di scongiurare l’aggravarsi di una situazione che rischia di minare un pezzo importante dell’economia del nostro Paese”.

Di Giuseppantonio ha portato all’attenzione dei senatori anche l’esempio di questa emergenza cinghiali che investe anche l’Abruzzo.