FOSSACESIA, IL VENTO FA CADERE ALBERI E LINEE ELETTRICHE. CHIUSO IL LUNGOMARE SUD PER IL PERICOLO CADUTA PALI ENEL

Il forte vento che si è abbattuto sull’Abruzzo, ha provocando danni ovunque. A Fossacesia, Polizia Municipale, Carabinieri, tecnici comunali e squadre della Protezione Civile sono state al lavoro per far fronte ad alcune emergenze che si sono registrate in alcuni punti della città. Per precauzione sono state chiuse alla circolazione stradale via Fosso Palazzo dove la caduta di un albero ha tranciato un cavo dell’elettricità e il lungomare Sud di località Marina, dall’altezza di Baya Verde al sottopasso Grotte, per il pericolo della caduta di alcuni pali della linea elettrica. Il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio, ha immediatamente informato su quanto avvenuto la Prefettura e la Provincia di Chieti ed inoltre chiesto l’intervento dell’Enel e Telecom. Ha anche firmato un’ordinanza contingibile ed urgente per la chiusura della strada provinciale lungomare sud.

“E’ da più di dieci anni che chiediamo la rimozione dei tralicci dal lungomare di Fossacesia Marina – ricorda il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio -. Per fortuna non è accaduto nulla e siamo prontamente intervenuti chiudendo la strada. Ma non possiamo affidarci alla buona sorte quando si tratta di sicurezza dei cittadini. Esiste un regolamento predisposto dal settore Urbanistico del Comune nell’ambito del nuovo Piano Demaniale – aggiunge Di Giuseppantonio -, che obbliga i gestori dei servizi pubblici, come acqua, luce, gas e telefono, affinché si realizzino impianti interrati. Le società interessate sono state più volte sollecitate ma dopo oltre due anni dall’approvazione del regolamento la situazione è rimasta così com’era”.

Al riguardo nelle scorse settimane la Capitaneria di Porto e l’Ufficio Demaniale del Comune hanno avviato la verifica sulle norme contenute nel regolamento comunale, che Enel e Tim dovrebbero rispettare. “Questi pali oltre ad essere pericolosi, sono ormai fuori luogo, antiestetici e arrecano un danno paesaggistico e di decoro all’ambiente – sottolinea Di Giuseppantonio.