Fossacesia, primo incontro sul progetto europeo dell’inclusione sociale

Si è tenuto nei giorni scorsi nel teatro Nino Saraceni, il primo incontro del workshop sul progetto europeo Diversity City-zen presentato dalla città di Fossacesia. Lo fa sapere il Comune in una nota.
Vi hanno preso parte il sindaco, Enrico Di Giuseppantonio, l’assessore Maura Sgrignuoli, i consiglieri Umberto Petrosemolo, Mariella Arrizza, Pamela Luciani, Antonella Rotondo in qualità di delegata dell’associazione Ned New European Dream e, in collegamento streaming, Luigia Capani, presidente di Ned New European Dream e da Primosten (Croazia), e Marieta Hulyev, referente del progetto.

“E’ un’iniziativa rivolta alle associazioni, alla scuola, al centro pastorale, alle attività commerciali e altre organizzazioni di Fossacesia – ha specificato il sindaco Di Giuseppantonio -. Il progetto per la prima volta ha messo in primo piano le città come attori fondamentali per lo sviluppo e la crescita dell’Unione europea grazie a politiche locali di riqualificazione e recupero del patrimonio edilizio, adozione di strumenti per l’inclusione sociale e lavorativa, progetti di partecipazione dei cittadini alla definizione delle scelte per la comunità. Per rispondere a questa grande opportunità, abbiamo deciso di presentare il progetto che entra a far parte della politica strategica dell’amministrazione e non un’occasione da cogliere in modo estemporaneo”.

Il progetto Diversity City-zen, presentato dal Comune in partenariato internazionale con la Croazia e la Germania, è stato finanziato dall’Unione europea. Ha l’obiettivo di ripensare le città portandole a misura di disabile mettendo in evidenza come, cambiando la cornice e ripensando una città, tutti possono diventare un vantaggio per la comunità stessa.

“Fondamentale sarà applicare un proficuo schema di squadra – sottolinea l’assessore Sgrignuoli -. Per questa ragione abbiamo tenuto il nostro primo incontro di lavoro, che ovviamente è stato preceduto da una serie di riunioni, ricerche e studi per fissare i punti dai quali partire e rendere concrete le idee per ricercare quelli che dovranno essere i parametri di città ideale. E ciò potrà avvenire attraverso lo scambio di buone prassi con il gemellaggio e l’approfondimento di diversi aspetti della vita di ciascun cittadino. Dal sociale al culturale e ambientale, il progetto intende mettere nuove basi per una cittadinanza europea che sia davvero di tutti”.

La consigliera comunale Rotondo ha dichiarato che i ragazzi sono stati coinvolti in un concorso internazionale diviso per fasce d’età e su due temi. Diverso da chi? per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria e La città che vorrei per la scuola secondaria di primo grado.
“Il concorso – conclude la nota – si svolgerà parallelamente sia in Croazia sia in Germania con gli stessi alunni divisi per cluster di età. I lavori saranno giudicati da una commissione internazionale formata dai 3 paesi aderenti al progetto e verranno premiati con la realizzazione del modellino in 3D. In questo modo non solo i ragazzi potranno disegnare il futuro della loro città ma contribuire al cambiamento degli standard europei in generale. I prossimi 9, 10 e 11 settembre Fossacesia ospiterà oltre 100 giovani provenienti da Germania e Croazia”.