L’intervento del sindaco Enrico Di Giuseppantonio in piazza Alessandro Fantini in occasione del 79° Anniversario della Liberazione

«Il 25 aprile è una data che ci ricorda l’impegno di tutte  le forze che contribuirono alla Liberazione, al valore della pace e al senso del bene comune che ancora oggi guidano la nostra comunità. È il giorno in cui, tutti insieme, prendiamo di nuovo coscienza su quali radici si fonda il nostro Paese, grazie alle quali oggi siamo comunità di persone libere, che vivono in una democrazia. Questa ricorrenza non può, e non potrà mai essere, un rito vuoto, una commemorazione retorica, che riporta ad avvenimenti lontani, distanti dalla nostra vita quotidiana. I valori su cui è forgiata l’Italia, sanciti anche dalla Costituzione, sono frutto del riscatto di un popolo, quello italiano, oppresso, umiliato, che pagò un grande contributo in vite umane ma seppe lottare per riconquistare la sua dignità. Ai valori della Resistenza e della Costituzione dobbiamo ancorarci per affrontare il particolare momento storico che stiamo vivendo, con il dolore di una guerra che sta facendo sanguinare il cuore dell’Europa e che si aggiunge ai numerosi conflitti presenti in ogni parte del mondo. Venti di guerra che soffiano impetuosi e che mettono a rischio la sopravvivenza della stessa umanità. Per queste ragioni, il 25 aprile deve essere il giorno in cui tutti dobbiamo ribadire il nostro impegno in difesa della libertà, dell’uguaglianza, della democrazia, dell’indipendenza e della giustizia sociale. Dobbiamo dire ai nostri figli, alle nuove generazioni che la libertà non può e non deve essere un miracolo, che i nostri diritti non sono scontati, ma vanno difesi giorno dopo giorno, senza essere mai indifferenti e voltarci dall’altra parte. Noi siamo quelli nati in una società libera grazie a persone che hanno dato la vita perché ciò avvenisse».

Il Sindaco

Enrico Di Giuseppantonio